In questo momento storico così particolare ed intenso, tutto risulta amplificato a e a volte più complesso e difficile, sia per gli adulti che per i ragazzi e per i bambini.
Questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione per trovare strumenti naturalmente efficaci per allentare lo stress e le difficoltà e ritrovare una buona dose di serenità interiore, a sostegno della quotidianità!
L’adolescenza è un periodo particolare dove il fanciullo/a vive un intenso passaggio dalla fase di bimbo alla fase di adulto e si trova esattamente nel mezzo, in un momento di confusione data dalla mancanza di identità personale, (dovendo lasciare andare la conosciuta identità di bambino per trovarne una completamente diversa e ancora sconosciuta).
Pertanto i ragazzi/e in questo periodo cercano, attraverso gli spunti esterni, di identificarsi e trovare un modello da copiare e portare avanti fino a quando non si svilupperà una identità propria ben definita.
Nello Yoga il punto focale è che non si cerca al di fuori di sè l’equilibrio e la propria identità ma, all’opposto, si coopera con questa millenaria disciplina per comprendere che la propria meravigliosa unicità si trova all’interno, si può percepire e coltivare come se fosse un seme, dal quale crescerà un particolare tipo di albero, e non un albero per forza di cose omologato.
Dal Sanscrito (antica lingua indiana) il concetto si può esprimere molto bene con la parola DHARMA: ogni albero o fiore cresce secondo la propria natura, maturando e offrendo la propria bellezza proprio perché unificato con la propria essenza, e non per compiacere o per dovere.
Se non si persegue la ricerca della propria insita essenza, possono avvenire disequilibri dati dalla confusione e dalla dispersione delle proprie energie indirizzate in strade lontane dalla nostra Via interiore.
E dunque, come fare a capire chi siamo senza perderci? Come sentirci adolescenti coscienti di chi si sia nel profondo? E questi quesiti non possono magari essere gli stessi che si pongono anche molti adulti?
Tutto ciò a mio avviso andrebbe sviscerato ed insegnato già nelle scuole primarie (cosa che ad oggi avviene in Nepal).
Ma nella nostra società non ci viene spiegata l’importanza di accedere a questi processi, né di come sostenerli.
Ebbene, con lo Yoga c’è la possibilità di sviluppare questa percezione profonda di Sè, questa affinata sensibilità, che fondamentalmente è innata, ma che spesso non riusciamo a contattare perché privi di strumenti per accedervi, per riconnetterci ad essa.
Quindi questa disciplina aiuta a ritrovarsi partendo dalla modalità più facile che è la percezione del Corpo, e andando via via ad allenare la capacità di percezioni sempre più sottili quali il Respiro e la gestione equilibrata di Emozioni e Pensieri, fino a ritemprare lo Spirito:
Vediamo nella pratica come può aiutarci lo Yoga:
- PER IL CORPO:
attraverso gli ASANA, posizioni appositamente create per raggiungere determinati benefici, e che già praticandoli donano maggiore propriocezione (percezione del proprio corpo nello spazio che lo circonda), maggiore equilibrio, coordinamento, forza muscolare ed elasticità, tonificazione e riassetto muscolo-scheletrico e posturale, (il tutto abbinato anche ad una sana alimentazione a sostegno del corpo, della pelle, della circolazione…);
ESEMPIO PRATICO: eseguendo una sequenza di Asana vado a rinforzare i muscoli, al contempo li allungo, espando spalle e torace, faccio circolare bene tutti i fluidi, evitando così ristagni di liquidi e di grassi, aiuto nell’eliminazione delle tossine (meno brufoli, sudorazioni acide, etc..). Quindi già con una mezz’oretta di pratica yoga mi sento subito rinvigorito, più forte e più centrato!
- PER LE EMOZIONI:
attraverso il RESPIRO, che dona un sollievo immediato a qualsiasi tipo di stato emotivo!!
Che può essere l’ansia, (da pressioni e aspettative che possono venire sia dalla scuola, per gli studi e i voti, che dalla società stessa), oppure una grande impazienza (che può sfociare in rabbia e frustrazione, data anche dallo sviluppo organico ed ormonale fisiologicamente molto accelerato in questa fase della vita), o dal bisogno spasmodico di riconoscersi in un gruppo (di amici, compagni, ideali) e di venire accettato per non sentirsi perso.
Il respiro è dunque un fondamentale alleato perché, se si impara a gestirlo e ad utilizzarlo al meglio, riporta in automatico i plessi respiratori, collegati al sistema nervoso, in equilibrio, armonizzando di conseguenza anche gli stati emotivi, spesso con risultato immediato!
Esso apporta un importante sostegno anche al corpo, attraverso una buona ossigenazione per muscoli, organi, cervello e con un’ottimale mobilità del diaframma sostiene anche la postura.
ESEMPIO PRATICO: con la pratica del Pranayama (controllo del respiro) libero il plesso solare da chiusure e creo spazio per maggiore ossigenazione, e dunque maggiore vitalità, freschezza, lucidità, lasciando andare stati d’animo cupi o confusi, per l’appunto di chiusura. Quindi con qualche minuto di respiri calibrati per il mio stato emotivo, lo riporto presto in equilibrio!
- PER LA MENTE:
Il percorso di riscoperta alle percezioni sempre più sottili ci porta ad essere coscienti, oltre che del nostro corpo, respiro ed emozioni, anche dei nostri pensieri. Divenendo consapevoli di ciò che pensiamo (a volte in automatico), possiamo agire per nutrire il nostro intero Essere con presenza e pensieri propositivi e costruttivi, in armonia con la nostra Essenza, sentendoci centrati e non più in balia del vento.
ESEMPIO PRATICO: con il corpo e le emozioni in armonia, posso finalmente vedere i miei pensieri automatici e scegliere in piena libertà di nutrirmi solo di pensieri sani, buoni, rigeneranti. Questo posso farlo quando divento cosciente di ciò che accade anche a livello mentale. Così ci posso lavorare e migliorare sempre più tutto il mio stato d’Essere! Quindi, invece di dire: “Sono uno sfigato perché amo studiare ed imparare e non gareggiare o primeggiare per forza”, donerò al mio essere il pensiero: “Sono felice di essere curioso e attraverso lo studio di imparare e crearmi le basi per poter fare le mie scelte!”. E poter scegliere liberamente cosa approfondire, chi frequentare, cosa fare per diventare l’albero che sono destinato a diventare!
Tenendo sempre presente che tutti questi nostri stati dell’Essere non sono assolutamente separati gli uni dagli altri, ma anzi, sono strettamente inter-connessi e che sostenendone uno automaticamente espando il beneficio anche a tutti gli altri.
Un ulteriore fondamentale supporto in questo periodo della vita, che è l’adolescenza, è l’esempio dei genitori!
Sarebbe quindi meraviglioso che, oltre al lavoro su sé stesso, il ragazzo/a incontri in famiglia il riscontro pratico di tutto ciò che abbiamo visto finora, attraverso l’esempio concreto dei genitori.
Genitori che praticano la disciplina dello Yoga diventando un esempio tangibile, visibile e percepibile per l’adolescente; essi dimostrano di conoscere e padroneggiare queste conoscenze antiche e di averle integrate a supporto nella loro vita!
Un modello vivente di sane abitudini e di cooperazione (tra mente e corpo ma anche tra familiari, amici, persone..)!
Il genitore diventa il punto di riferimento primario, per la sua capacità, in primis su di sé e di conseguenza nella famiglia, di gestire le emozioni e di armonizzare il benessere della struttura corpo-mente.
L’auspicio per questo nuovo anno a venire è che quante più persone possibile, adulti, adolescenti e bambini, possano usufruire e trarre un tangibile benefico vantaggio dalla disciplina dello Yoga, come percorso di autoconoscenza, di riequilibrio e di grande apporto di energia vitale che non viene più dispersa ma canalizzata, e che fa bene all’individuo, al nucleo familiare, alla comunità, poiché tutto nel Creato è connesso.
Namastè,
(che dal sanscrito significa:
"Riconosco, saluto e onoro il Divino presente in te e in ognuno di noi"),
Tiziana Nordio